Di formazione architetto, Devis Venturelli guarda allo spazio urbano e architettonico nella sua fissità, come scenografia per installazioni in cui appaiono elementi in movimento libero, flessibili e fluttuanti, spesso lunghe strisce di stoffa come in Estasi urbane. In Superfici fonetiche e nel precedente Continuum, le fasce fluttuanti sono ricavate da materiale usato in architettura come isolante termico che muovendosi provoca un suono frusciate ed ha una superficie riflettente. Anche in Lezioni di tiro c’è un contrasto tra fissità e movimento: una natura scabra e montagnosa fa da sfondo alla silouhette di un uomo armato di fucile che compie una macabra danza dalle movenze nevrotiche. Emerge qui quel tono più acido e sarcastico che Venturelli aveva avuto modo di mostrare anche in Anomalia italiana (2007). Nella poetica di Venturelli traits d’union sono il contrasto, complementare a una ricerca sui rapporti fissità/movimento e spazio/tempo, e una forte vena surreale che nel guardare al presente di volta in volta può acquistare andamenti più estatici o più ironicamente corrosivi. (© 2012, Monique Vaute)
A trained architect, Devis Venturelli looks at urban and architectonic spaces in their fixity as scenery for installations which utilize freely mobbing flexible, and fluttering elements, often lng strips of fabric as in Estasi urbane. In Superfici fonetiche, like in previous video Continuum, the fluttering strips are made of a material architects use as thermic insulation that produces a rustling sound when it moves and has a reflective surface. Lezioni di tiro also conveys a contrast between fixity and movement. In Venturelli’s poetics, the leitmotiv is contrast, corresponding to a study of fixity/movement and space/time, and a strong surreal streak which, in looking at the present from time to time, can acquire more ecstatic or more ironically corrosive tendencies.